SPIRYT
SPIRYT (Seahorse Recordings,2018)
Spiryt, il progetto solista di Jean-Luc Courchet, musicista e produttore francese, esce a fine 2018 per l'etichetta Seahorse Recordings. L'ispirazione è certamente cupa, gotica e cyber ma nella sceltadei suoni e negli arrangiamenti è evidente il gusto per un'elettronica sofisticata e chic, tipica delle produzioni francesi.
Se volessimo tentare un paragone potremmo immaginare gli A.I.R. intenti a scrivere una nuova colonna sonora per Ghost in the Shell di Mamori Oshii.
Una simile dicotomia è presente anche nella nota dello stesso autore al disco con cui ci informa che è maestro di Reiki ma anche amante dello champagne. Questo approccio "Gothic Chic" potrebbe sconcertare gli amanti dell'elettronica più intransigente e underground ma è necessario per capire il perchè di una produzione così attenta nel lustrare i suoni sconfinando anche in reminiscenze techno e trip hop. In effetti tracce come Entre deux eaux e Natalia sembrano davvero ricordare la metropoli iperconnessa di GITS così come le gelide tastiere e gli accenni di world music di Effigie.
In altri momenti i risultati sono un pò artificiali, come il piano quasi plastificato di The Poison e in generale l'utilizzo continuo di effetti percussivi orchestrali con l'intenzione di aggiungere sontuosità alle composizioni.
Il finale combina senza sforzo Radiohead e A.I.R. (di nuovo?) chiudendo con eleganza un disco che forse non possiede un vero concept unificante ma che presenta vari frammenti di uno spirito ancora e sempre in viaggio.
Per approfondire:
spirit5.bandcamp.com
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