FAINTIN' GOATS: PANICO MIOTONICO

 


 

Alessio Del Donno e Daniele Pescatore sono le colonne portanti del progetto Faintin' Goats, nato nel 2016 con l'intento di condensare in un sound omogeneo le influenze tribali, psych, industrial ed electro-punk dei due musicisti. Dopo i singoli Terra Nullius e Plastic Lie nel 2017 esce Monomania, il loro primo album, e a seguire la colonna sonora del cortometraggio La Noce diretto dallo stesso Alessio Del Donno. 

Il 2022 vede la pubblicazione di Failin' Gods per le etichette Dirty Beach, Bulbless, Oh!Dear e E.C.T. Il disco è un nero muro sintetico di angoscia urbana, scandito da un inarrestabile susseguirsi di attacchi sonici e ossessioni ritmiche a cui si sovrappone il sarcasmo dei testi, rimarcato dall'impostazione punk della voce di Del Donno.

 


LG: Perché Faintin' Goats.

FG: Le Faintin' Goats [capre miotoniche o capre svenenti del Tennessee, ndr] sono una razza di capre americane che svengono per autodifesa. Quando si spaventano all'improvviso s'irrigidiscono e si fingono morte per alcuni secondi. Perché no?


LG: Se dovessi definire nel modo più sintetico possibile il vostro sound parlerei di panico sonoro.

FG: Per noi è un riflesso diretto dell'ossessività e coazione a ripetere compulsiva che pervade la contemporaneità. Il panico è inatteso, imprevisto; e nel caos tutto è possibile.


LG: Da quali suoni provenite e verso quali vorreste dirigervi.

FG: I primi esperimenti contemplavano per lo più sonorità tribali, punk, surf. Con Failin' Gods abbiamo confermato le influenze più industrial-noise rumorose. Il prossimo disco sarà electro-techno danzereccio.

 



LG: Shame Talking è una traccia che aggiunge alle intelaiature sonore brutali e anarcoidi un colore psichedelico.

FG: La componente psichedelica è indubbiamente presente nella nostra attitudine compositiva ed è riconoscibile anche in altre tracce come ad esempio Sounds Good. Un momento importante nella scrittura e nella produzione in sala prove è proprio il perdersi alla ricerca di sonorità travolgenti, appunto psichedeliche. Inoltre io, Alessio Del Donno, ho suonato per circa nove anni con una band psych, 23 and Beyond the Infinite, che attualmente continuano in trio. Non a caso!


LG: Quanta parte ha nel vostro approccio compositivo la componente aleatoria, casuale, caotica?

FG: Noi musicisti del conservatorio non accettiamo la casualità come fonte espressiva e compositiva. No, scherziamo, noi non abbiamo frequentato il conservatorio. La casualità è l'energia primordiale da cui parte lo slancio compositivo. La scelta dei suoni è fondamentale, subito dopo si lavora sulla struttura dei brani e il motto è fare un po' come ci pare senza considerare troppo forme già esistenti. Suona bene? Ok, andata. Ti sembra un po' fuori scala? Ascoltati qualcos'altro.


LG: Esiste da tempo un fermento creativo nel mondo dell'underground italiano che non sempre è visto in chiave positiva: molti ritengono sia soltanto la sterile rimasticatura di suoni e suggestioni di maniera.

FG: Non ci interessiamo di opinioni sulla cosiddetta scena underground. La situazione è cambiata parecchio negli anni e non pensiamo sia opportuno ragionare utilizzando paradigmi datati. Per quanto ci riguarda cerchiamo di avere a che fare con spazi e progetti musicali che condividano un approccio e un'attitudine autentica e spontanea alla musica. Il resto è spettacolarizzazione becera oppure onanismo intellettuale.


LG: Quali sono gli artisti italiani con cui vi sentite più in sintonia?

FG: Unruly Girls, Movie Star Junkies, Disciplinatha, Gaznevada, Sigillum S, Teatro Satanico, Zu, Uzeda, Starfuckers, Illachime Quartet, Atto Seguente, Forever Alien e sicuramente molti altri.


LG: Grazie.

 


 

Per approfondire:

https://faintingoatz.bandcamp.com/

 

 

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